IL LIBRO

UDA 14 - Risk management - 14.6 Modalità di gestione del rischio



14.6 Modalità di gestione del rischio

La gestione del rischio avviene in cinque diverse modalità:

  • Prevenire: avviare delle iniziative che tendano ad assicurare che non si verifichi un certo tipo di rischio oppure, se si dovesse presentare, che ne eliminino l’impatto sul progetto.
  • Ridurre: avviare delle iniziative che tendano a limitare la probabilità che un rischio avvenga oppure a limitarne l’impatto se dovesse accadere.
  • Trasferire: avviare delle iniziative che tendano a trasferire l'impatto di un rischio a altri progetti o soggetti esterni in modo che il progetto in questione non ne risenta. Il classico esempio è quello di sottoscrivere contratti di assicurazione o di altro tipo con altri soggetti interessati al progetto.
  • Contingentare: preparare delle strategie e delle risorse in previsione che si verifichino certi rischi. In questo caso si crea di fatto un rischio alternativo che è quello che non si verifichi l’evento temuto e si sprechino tempo e risorse che potevano essere utilizzate altrove.
  • Accettare le conseguenze: vi sono rischi che non conviene gestire per due diversi motivi:
  • - sono talmente improbabili e difficili o onerosi da gestire che non conviene affrontarli;
  • - hanno un impatto talmente lieve da poter essere tranquillamente assorbiti dal progetto.

Anche se non ci si deve preoccupare dei rischi di questo tipo tuttavia è bene sempre effettuare attività di monitoraggio periodico.

Molti interventi di gestione del rischio possono richiedere una combinazione di due o più tipologie di intervento, per esempio si possono attuare piani di contingenza e di riduzione combinati come nei casi in cui si attuano misure di prevenzione e contemporaneamente si sottoscrivono assicurazioni con premio ridotto in virtù delle misure di prevenzione adottate. I criteri di individuazione delle modalità di gestione dei rischi sono diversi, tra questi vi è il livello di gravità del rischio calcolato secondo il modello definito nel precedente paragrafo “14.4 Valutazione e classificazione dei rischi”. Considerando il modello con i tre livelli di valutazione (basso, medio ed alto) sia per la probabilità e sia per l’impatto, applicando i valori della gravità del rischio ottenuti con la formula R = P * I, si possono ipotizzare le seguenti modalità di gestione dei rischi:

  • i rischi con gravità bassa (1 e 2) meritano generalmente una semplice accettazione attiva del rischio a meno che l’intervento di gestione sia senza costi di qualsiasi genere;
  • i rischi con gravità media (3 e 4) possono richiedere un apposito intervento di gestione da scegliere a seconda delle situazioni o degli eventi che si verificano nell’ambito del progetto;
  • i rischi con gravità alta pari a 6 richiedono quasi sicuramente un intervento di gestione appropriato;
  • i rischi con gravità pari a 9 richiedono sicuramente un intervento di gestione appropriato oppure l’interruzione immediata del progetto.

Esempio di definizione delle modalità di gestione

Riprendendo la scheda del paragrafo precedente si può integrare la definizione delle rischi (cause ed eventi) con l’indicazione delle modalità di gestione più opportune per ogni tipologia di rischio.

Le colonne relative alla valutazione contengono rispettivamente i valori di:

P = Probabilità, I = Impatto, G = Gravità.

Le colonne relative alla modalità di gestione indicano rispettivamente le cinque modalità possibili:

P = Prevenire, R = Ridurre, T = Trasferire, C = Contingentare, A = Accettare le conseguenze.

zoom tabTabella 34: esempio di valutazione e definizione modalità di gestione di un rischio

Questa tabella è solo un esempio utile ad associare le modalità di gestione con delle tipologie di rischio. Nei documenti di progetto non è sufficiente indicare la tipologia di gestione ma è necessario descrivere anche le modalità di gestione di ogni differente tipo di rischio.

 

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