Prima di avviare il concorso ho avuto modo di incontrare classi di diverse scuole durante le lezione di GPOI per discutere di progetti da presentare agli esami. Ho osservato le seguenti problematiche.
Un alunno che studia GPOI, e che si propone di ideare un progetto per la realizzazione di una soluzione infotelematica, è portato istintivamente a pensare a qualcosa che possa soddisfare la propria curiosità confondendo la complessità della soluzione tecnologica con la bontà degli obiettivi economici o sociali dell’iniziativa. Egli si vede come componente del gruppo di lavoro per compiti corrispondenti alle sue competenze e contemporaneamente si fa promotore e beneficiario dell’iniziativa. Tutto questo lo porta a confondere compiti e obiettivi.
Nell’immaginare un progetto occorre prima di tutto pensare al soggetto, un’organizzazione pubblica o privata, che si propone di realizzarlo e alle sue esigenze. Gli obiettivi del progetto devono essere definiti tenendo presenti gli interessi del soggetto realizzatore.
I ragazzi hanno difficoltà a porsi in questa ottica e a pensare ad un progetto che non sia incentrato sulle proprie capacità tecniche e su ciò che vorrebbero imparare a realizzare.
In questa esperienza ai ragazzi viene chiesto di svolgere il ruolo di project manager, che richiede una esperienza nettamente maggiore di quella posseduta, mentre il ruolo che verosimilmente potrebbero svolgere sarebbe quello di componente del gruppo di lavoro con competenze tecniche di programmatore o di tecnico installatore.
Gli alunni non devono aver paura di sbagliare perché il ruolo di project manager è un compito difficile anche per gli esperti, non devono aver paura di proporre idee troppo fantasiose purché siano in grado di applicare correttamente quanto studiato.
Durante gli incontri mi sono reso conto che occorre supportare i ragazzi durante la prima fase di definizione degli obiettivi del progetto, lasciando loro il compito di sviluppare il resto del piano.
Gli organizzatori del concorso ed i docenti dovranno supportare gli alunni in questa attività, senza incidere nella definizione dell’idea e nella progettazione della soluzione.
Inoltre, i ragazzi sono “giustamente” gelosi delle loro idee e non sono disponibili a parlarne in pubblico, neanche all’interno della propria classe.
Questa esigenza mi ha fatto capire che il forum potrebbe non essere lo strumento ideale per rispondere alle richieste di supporto, ma che potrebbe essere utilizzato solo per domande e indicazioni su temi di carattere generale.
Gli organizzatori sono disponibili a dialogare con alunni e docenti sull’impostazione dei lavori senza intervenire nelle soluzioni tecniche e organizzative.
Gli interessati possono scrivere all’indirizzo via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per argomenti riservati del tipo descritto in precedenza oppure sul forum presente sul portale http://projectmanagement.matematicamente.it per chiarimenti di tipo generale.
Antonio Dell’Anna