Progetto per la per la realizzazione di servizi pubblici on line erogati in forma associata da un gruppo di enti pubblici appartenenti ad un’area territoriale.
Il progetto SPOT è sviluppato passo dopo passo all’interno del libro, come esempio di riferimento per lo studio del project management. Nel fascicolo allegato al libro: Il progetto SPOT è riportato integralmente tutto il piano di progetto ed altro materiale di pianificazione e controllo, sulportale Projectmanagement.matematicamente.it poi è poi pubblicato altro materiale relativo a questo progetto. Il progetto riguarda il settore ICT, ma tutte le problematiche trattate nel libro e negli allegati, gli strumenti illustrati e i metodi applicati possono essere facilmente adattati ad altri settori sostituendo la terminologia e le specifiche attività del settore ICT con quelle dell’ambito di interesse. Il progetto può risultare complesso per degli studenti del quinto anno di scuola superiore che non hanno avuto ancora modo di affrontare questo tipo di problematiche, tuttavia permette la trattazione di aspetti che non sarebbero stato possibile affrontare con esempi più semplici. La scelta di un progetto realizzato da enti pubblici è motivata dal fatto che permette di affrontare procedure e aspetti di tipo normativo e organizzativo che non esistono nei progetti in ambito privato. Il progetto non fa riferimento specificatamente a una tipologia di servizi in quanto si propone di presentare un modello di tipo generale facilmente adattabile a diversi casi, ma le aree di riferimento (dominio applicativo) sono: le sportello SUAP (sportello unico per le attività produttive), i servizi per l’edilizia (SUE) integrati con un SIT (sistema informativo territoriale), i servizi per la gestione dei tributi ecc.. Cambiando il tipo dei servizi, può cambiare la complessità di alcune specifiche attività oppure possono cambiare gli importi di una parte o di tutto il progetto ma restano validi l’impostazione del progetto e i modelli definiti.
Un gruppo di comuni appartenenti a un’unica area territoriale (provincia, comunità montana, altro) per un massimo di venti comuni e 500.000 abitanti, si uniscono per costruire un sistema di gestione di servizi pubblici da erogare online ai cittadini in modo associato. Il cittadino potrà richiedere e ricevere tutti i servizi via web, da casa o dal posto di lavoro, utilizzando oltre al web anche gli strumenti di posta elettronica certificata (PEC) e Firma Digitale (FD). Il richiedente non dovrà più recarsi presso gli uffici comunali con conseguente perdita di tempo, problemi di traffico e parcheggio, spese e altri inconvenienti. L’erogazione dei servizi online richiederà una reingegnerizzazione dei processi interni all’ente finalizzata a migliorarne l’efficienza, l’efficacia e l’economicità. La modalità associata permetterà inoltre di realizzare ulteriori economie di spesa e di condividere risorse umane e competenze. I Comuni si propongono di adeguarsi alle nuove normative del settore definite nel CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e di perseguire i seguenti ulteriori obiettivi di carattere generale:
Il progetto, dal punto di vista architetturale, dovrà prevedere una soluzione mista in parte centralizzata e in parte distribuita. Si può pensare a un centro di erogazione dei servizi da realizzare presso un CED già esistente in uno degli Enti associati oppure in una nuova sede, oppure si può pensare a un centro virtuale (cloud) realizzato con tecnologie e servizi esterni acquisiti da fornitori specializzati. Il centro dovrà fornire anche tutti i servizi di garanzia e sicurezza tramite apparati e procedure software che garantiscano:
Ogni comune avrà inoltre una componente locale costituita da postazioni di lavoro specializzate come, ad esempio, postazioni con video e stampanti per la gestione e stampa di cartografie e progetti tecnici.
I software da acquisire e installare presso il centro di elaborazione dovranno essere dotati di tutte le funzionalità specifiche richieste per i servizi da erogare.
I software dovranno avere inoltre i seguenti requisiti tecnici:
I data base dovranno essere centralizzati ma concettualmente organizzati per singolo Ente.
L’associazione dei comuni potrà costituire un ufficio centrale con il compito di svolgere attività a favore degli enti associati dopo la fine del progetto. Tale ufficio comincerà a costituirsi già durante il progetto, parteciperà alle attività di analisi, progettazione e implementazione dei servizi con particolare attenzione alla riorganizzazione dei processi interni. Il processo di reingegnerizzazione avrà come primo obiettivo quello di definire degli standard territoriali finalizzati a permettere agli Enti di fruire di alcuni benefici importanti, sia durante la realizzazione del progetto che successivamente, come la possibilità di condividere competenze e risorse umane tra i vari comuni, di trasferire tra i comuni le esperienze di gestione e di condividere le best practice.
La soluzione sarà individuata attraverso una procedura di gara pubblica effettuata secondo i regolamenti esistenti. Un gruppo di progetto costituito da esperti interni ed esterni agli enti redigerà un progetto tecnico utilizzato in fase di gara come soluzione minima da implementare. La selezione dell’offerta migliore sarà realizzata valutando sia gli aspetti tecnici migliorativi proposti dalle varie aziende sia la convenienza economica determinata dal ribasso rispetto ad un importo stabilito come base d’asta. A completamento della selezione sarà sottoscritto un contratto di fornitura.
Le attività post progetto non fanno parte delle attività di un progetto, ma un piano di valutazione dei costi è uno dei prodotti indispensabile che la progettazione deve produrre in questi casi. Il piano di gestione a regime è indispensabile per gli enti per poter valutare i costi a regime successivi alla realizzazione del progetto e l’incidenza dello stesso sui bilanci futuri.
L’organizzazione del progetto sarà complessa perché il team di lavoro comprenderà collaboratori interni ai comuni e collaboratori esterni che possono operare come consulenti esperti o come fornitori di tecnologie hardware, software e servizi connessi alla fornitura. I gruppi di lavoro interni saranno composti dai dipendenti comunali dei settori di interesse del progetto (es: suap, edilizia, tributi o altro), distaccati presso il progetto e coordinati da un responsabile. Essi ricopriranno diversi ruoli essendo sia gli esperti di riferimento per le problematiche durante la progettazione e implementazione dei servizi, sia gli operatori finali del sistema e come tali principali destinatari delle attività di avvio/dispiegamento. Ogni comune potrà mettere a disposizione del progetto i servizi dei propri uffici di segreteria e amministrazione che svolgeranno le loro normali attività anche per il progetto.
I componenti interni agli enti saranno:
Vi potranno essere degli esperti esterni per attività di progettazione e di supporto al project manager:
Il team di lavoro del fornitore di servizi e tecnologie che si aggiudicherà la realizzazione delle tecnologie e dei servizi connessi sarà composto da:
Il costo globale previsto per il progetto deve essere compreso tra un minimo di € 400.000 e un massimo di € 500.000 comprensivo di costi interni di personale, costi esterni per forniture e altro.