UDA 16 - Fase di Realizzazione e Test - 16.4 Le procedure di collaudo



16.4 Le procedure di collaudo

Finora sono stati utilizzati i termini test, verifica e collaudo senza averne dato una definizione e senza averne spiegato eventuali differenze.

Il termine collaudo è stato utilizzato prevalentemente alla fine delle attività, in occasione di verifiche formali che richiedevano apposita approvazione dei livelli superiori, mentre test e verifica sono stati utilizzati in modo più generico anche per attività di controllo in corso d’opera.

In seguito saranno dettagliati alcuni concetti fondamentali che riguardano particolari attività di verifica:

  • nella unità didattica “Parte VI 19  Ciclo di vita e modelli di sviluppo del software” è presente un capitolo “Parte VI 19.4 Metodologie di test” in cui sono trattati specificatamente le attività di test e collaudo del software;
  • nella unità didattica “Parte VII 22 La certificazione di qualità” sono trattati specificatamente gli audit per la verifica dei requisiti di qualità relativamente ad un Sistema di Qualità aziendale.

L’audit verifica il rispetto e l’applicazione di strumenti e metodologie di un sistema di qualità, l’audit si occupa di un range di casi molto più ampio rispetto ad un collaudo. Una attività di auditing può riguardare anche la definizione del livello di corrispondenza di un determinato elemento rispetto a dei requisiti il cui risultato può essere una percentuale o qualcosa di simile. In un progetto invece, quando si collauda un prodotto, si richiede di accertare la perfetta corrispondenza ai requisiti definiti in dei documenti tecnici, un collaudo è una particolare tipologia di controllo qualità (audit). Il termine test, molto utilizzato nello sviluppo del software, è più generico rispetto al termine collaudo e viene utilizzato per qualsiasi tipo di controllo, formale o informale, intermedio o finale, che viene effettuato per valutare la corrispondenza del risultato di un lavoro a dei requisiti anche parziali. Di solito le aziende che hanno un sistema di certificazione ISO 9000 hanno delle linee guida che definiscono i passi e le modalità per creare e testare i requisiti dei prodotti. Il project manager può o deve, come eventuale vincolo di progetto, utilizzare tali procedure che sono già state create ad hoc per l’organizzazione.

Il collaudo

Il termine collaudo (dal latino cum-laude) deriva dal settore ingegneristico e si utilizza per fare riferimento ad una serie di operazioni messe in atto per verificare il corretto funzionamento di un'opera di ingegno prima che questa venga destinata all'utilizzo. Le operazioni di collaudo differiscono a seconda dell'opera di ingegno da collaudare: un edificio, un veicolo, un sistema informativo, un impianto elettrico o idraulico, un circuito elettronico, altro.

Durante il collaudo si misura la risposta dell'opera progettata a delle condizioni che sono identiche o che simulano le condizioni reali alle quali si prevede che l'opera sarà sottoposta durante il suo funzionamento. Il collaudo ha l'obiettivo di accertare la rispondenza del prodotto: sistema, apparecchiatura, impianto, materiale, componente ed altro ancora, ai requisiti funzionali e prestazionali specificati. Si tratta di un insieme di prove, spesso svolte in laboratorio, come misurazioni, accertamenti ed ispezioni, finalizzate a dichiarare la conformità del prodotto alle specifiche tecniche richieste. In taluni settori, come ad esempio quello automobilistico o quello alimentare, spesso il collaudo è di responsabilità di una funzione indipendente dalla produzione come il reparto qualità. Vi sono diverse tipologie di collaudo a seconda della fase produttiva o dei diversi processi:

  • Il“collaudo finale”: è il collaudo classico eviene effettuatoprima di rilasciare il prodotto finito per la consegna al cliente, vengono valutate le caratteristiche in termini di funzioni e prestazioni prestabilite (capitolato, disegno, norma, scheda tecnica ecc).
  • Il collaudo può essere svolto sulla totalità dei pezzi (100%) oppure mediante campionamento per ogni lotto oppure a campione su lotti diversi. Nella produzione di macchine o attrezzature il collaudo viene eseguito su ciascun prodotto (per matricola).
  • Il “collaudo intermedio”: viene effettuato per verificarei requisiti di un sottosistema o sottoprodotto e può avere uno o più scopi differenti:

-  la verifica della perfetta realizzazione di un componente indispensabile e propedeutico alla realizzazione dei componenti successivi;

-  l’attestazione del completamento di una attività di progetto a cui possono essere legati eventuali trance di pagamento.

I collaudi possono essere distinti in funzione del contesto in cui sono realizzati:

  • Il "collaudo fuori linea": è collaudo classico o tradizionale che viene svolto fuori dal processo produttivo cioè dal flusso principale di fabbricazione, il reparto controllo qualità in genere esegue la procedura di collaudo in un ambiente specifico come laboratorio, sala prove o sala collaudo.
  • Il "collaudo in linea": viene svolto in process ovvero durante l'effettuazione delle varie fasi produttive. È un tipo di collaudo tipico dell'industria della grandissima serie, dei processi fortemente automatizzati, della produzione di processo, come per esempio quella realizzata in grandi catene di trasformazione. In alcuni casi è utilizzato anche da piccole imprese che non possono organizzare un reparto ad hoc di controllo qualità con personale, attrezzature e procedure indipendenti da quelle della produzione.

Modalità di esecuzione

Il collaudo prevede tre tipi di figure:

  • il committente,
  • il valutatore,
  • il cliente.

Il committente può fungere anche da valutatore a meno che non si tratti di verifiche finalizzate a particolari certificazioni che necessitano la conduzione da parte di un organismo di certificazione o di un soggetto indipendente ed accreditato.

Le verifiche di certificazioni sono analizzate dettagliatamente nella unità didattica “Parte VII 22
La certificazione di qualità”. Se il committente non ha le competenze necessarie ad effettuare il collaudo allora si può affidare ad un soggetto esperto e qualificato che comunque opera per suo conto. Il collaudo si svolge in due fasi successive:

1. pianificazione: viene predisposto ed approvato il piano di collaudo;

2. esecuzione: viene effettuato il collaudo.

Il piano di collaudo prevede tipicamente due elementi fondamentali:

  • una check list, ovvero un elenco di prove (o test-case), opportunamente descritte e documentate, da eseguire manualmente o automaticamente, in cui per ogni prova sono previsti gli input da inserire e gli output attesi;
  • degli scenari di collaudo, ovvero delle situazioni realistiche e non banali di utilizzo dell’elemento da collaudare in cui percorrere tutti i passi che l'utente realisticamente percorrerebbe in tale situazione; come esempio di scenario nel collaudo di un portale di e-commerce si può prendere in considerazione, per ogni tipologia di cliente possibile, una o piùsituazioni verosimili e complesse in cui tale utente può venirsi a trovare durante l’operazione di acquisto.

I compiti e le responsabilità

Fase di pianificazione
  •  Il committente-valutatore:
  • definisce le necessità e lo scopo della verifica;
  • definisce chi dovrà condurre la verifica;
  • definisce l’ambito della verifica;
  • esamina la documentazione relativa alle prove da eseguire per valutarne l’adeguatezza.

Il cliente :

  • pianifica la verifica;
  • predispone i documenti di lavoro;
  • individua e descrive le prove da eseguire.
Fase di esecuzione del collaudo

Il committente-valutatore:

  • verifica la corretta esecuzione dei test;
  • riceve e valuta il rapporto finale di verifica;
  • stabilisce se e quali azioni successive devono essere intraprese;
  • approva o respinge il collaudo.
  • Il cliente:
  • esegue i test agendo con obiettività;
  • collabora con il valutatore al raggiungimento degli obiettivi della verifica;
  • raccoglie ed analizza evidenze oggettive pertinenti e sufficienti per raggiungere conclusioni relative al sistema valutato;
  • documenta le osservazioni;
  • svolge attività di supporto nella definizione delle azioni correttive da intraprendere;
  • verbalizza i risultati della verifica in modo chiaro e puntuale. 
 

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