IL LIBRO

UDA 04 - La gestione progetto (project management) - 4.8 Le metodologie di project management



4.8         Le metodologie di project management

Esistono numerose metodologie di “project management”, alcune di tipo generale e applicabili in qualsiasi ambiente e tipologia di progetto e altre specifiche per particolari settori. In questo libro si è fatta la scelta di definire e utilizzare una metodologia mista, frutto di rielaborazioni semplificate di alcune delle metodologie più diffuse. La metodologia definita in questo corso di studi è stata rielaborata in funzione degli obiettivi definiti nei documenti ministeriali relativi alla materia Gestione Progetto. Come primo punto di riferimento è utilizzata la guida Project ManagementBody Of Knowledge (PMBOK)®” del PMI (Project Management Institute), www.pmi.org, internazionalmente riconosciuta come standard IEEE di riferimento per la pratica del project management. Il PMI è stato fondato nel 1969 negli Stati Uniti ed è leader mondiale, tra le associazioni senza scopo di lucro, nella diffusione del project management. Conta più di 250.000 soci in circa 130 paesi ed è leader globale per lo sviluppo di standard di riferimento mondiale per la pratica del project management. Altro punto di riferimento è la metodologia ITIL© (IT Infrastructure Library), http://www.itil-officialsite.com, una delle più diffuse nel settore dei Sistemi Informativi che si basa su un framework costruito fondamentalmente su best practice nel service management. ITIL è un marchio registrato dell’OGC Office of Government Commerce (OGC) che è un dipartimento del Ministero del Tesoro Britannico. Altri standard presi a riferimento sono quelli definiti da AgID (Agendaper l’Italia Digitale, ex DigitPA, Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione) nelle innumerevoli pubblicazioni di manuali specifici definiti per la standardizzazione di prodotti e servizi per la pubblica amministrazione e pubblicati sul sito http://www.digitpa.gov.it. Un’altra metodologia a cui si fa riferimento in questo libro è la PRINCE2 (PRojects IN Controlled Environments – Progetti in Ambiente Controllato http://www.prince-officialsite.com ) che è una pratica di project management nata in ambito europeo (specificatamente in Inghilterra) con un approccio di best practice, costruita sulla razionalizzazione delle attività svolte quotidianamente dai project manager in ambito di gestione dei progetti. Anche PRINCE2 è un marchio registrato dell’OGC Office of Government Commerce (OGC). PRINCE2 è un metodo di project management di tipo generico in quanto è applicabile a qualsiasi tipologia di progetto sia in ambito ICT sia in altri ambiti. Storicamente è nata nel mondo ICT ma oggi esistono applicazioni di questa pratica anche in altri contesti estremamente differenti come: ingegneria civile, progetti scolastici, ambito sanitario, ambito impiantistico, sviluppo di software e formazione. PRINCE2 risulta essere molto flessibile ed è applicabile sia a progetti di grandi dimensioni che a progetti di dimensioni ridotte.La guida PMBOK, le metodologie ITIL, PRINCE 2 e la documentazione di DigitPA partono dal prerequisito di dover essere utilizzate da personale esperto e in contesti reali e della massima complessità e dimensione.

Nota: la metodologia applicata e gli studenti del corso

Per gli studenti di questo corso, alla loro prima esperienza in questo campo, gli strumenti definiti dalle quattro metodologie presentate in precedenza risultano troppo complessi pertanto gli autori hanno pensato di elaborare e presentare una metodologia semplificata.

 

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Scarica questo file (Slide_UDA_04_Lezione_1_Ciclo_di_Vita.pdf)Slide Unità Didattica 4 - Lezione 1 Il ciclo di vita del progettopdf778 kB
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